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FIRENZE – Una “sentenza del Tar ha stabilito che Alia ha la possibilità di non dare documenti ai soci pubblici, cioè ai Consigli comunali, perché con l’operazione Multiutility, da quando il Comune di Firenze ha smesso di essere socio di maggioranza assoluta, lo stesso Comune non è più in grado di esercitare un controllo determinante. Quindi il Tar ha stabilito che di fatto Alia è una società con soci pubblici, ma non è più una società che deve essere sottoposta a controllo da parte dei soci pubblici”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale di Spc Dmitrij Palagi, a margine della seduta del Consiglio comunale, commentando di una sentenza del Tar da lui stesso resa nota.
“Il dibattito a cui abbiamo assistito sulla quotazione in Borsa è sganciato dalla realtà – ha aggiunto – Già oggi Alia non è più di fatto oggetto di controllo pubblico. Qui serve una modifica della norma nazionale”. “Il fatto che ci siano solo i soci pubblici ma che essi non possano esercitare le proprie funzioni per noi è una notizia brutta ma siamo contenti sia stato necessario un ricorso al Tar per evidenziare che c’è un’assenza di volontà politica da parte di chi governa e da parte della Regione Toscana perché in tutte queste settimane ci hanno fatto credere che la società rimanesse pubblica”.