Medio Oriente, De Giovannangeli: “Dall’Iran ancora un attacco dimostrativo” – ASCOLTA

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MEDIO ORIENTE – Da un lato Israele per cui lo stato di guerra perenne è funzionale al mantenimento al potere dell’attuale governo, dall’altro l’Iran il cui interesse è dimostrare al mondo arabo di non essere rimasto immobile di fronte alle recenti uccisioni di leader filo-iraniani come Nasrallah, Haniye e altri capi militari di Hamas e Hezbollah, con attacchi però preannunciati e con scarsa intenzione di provocare seri danni. Così legge la situazione del conflitto in atto Umberto De Giovannangeli, cronista esperto di Medio Oriente, dopo l’ultimo attacco di Teheran.

“Quando lanci 180 missili e non fai neanche una vittima è chiaro che l’intento è dimostrativo” sostiene stamani a Novaradio, mostrandosi poi scettico sulla possibilità, che alcune cronache ventilano, di un attacco di Israele in profondità all’Iran, verso obiettivi militari o siti di arricchimento dell’uranio: “E’ una linea rossa che difficilmente Israele potrebbe oltrepassare – spiega – e comunque per operazioni così complesse servono l’appoggio militare degli Stati Uniti e il consenso degli Stati arabi sunniti filo occidentali”.