FIRENZE – Non servono solo più agenti di polizia, ma anche strutture e risorse adeguate per far sì che il servizio funzioni davvero. Nel giorno in cui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi arriva a Firenze a presiedere il Cosp (Comitato per l’ordine della sicurezza pubblica), queste le richieste che arrivano dai lavoratori della polizia, per bocca di Antonello Marrocco storico rappresentante del sindacato Silp Cgil Firenze. Si tratta della prima visita nel capoluogo per Piantedosi, più volte chiamato in causa nel corso della campagna elettorale, e del suo primo incontro con la sindaca Funaro. Dal capo del Viminale, la sindaca si aspetta una risposta alla richiesta di 100 agenti in più, e l’estensione anche a Firenze della PolMetro da impiegare a bordo della tramvia per garantire la sicurezza di passeggeri e autisti.
Risposte con quelle che aspettano però anche i lavoratori del comparto sicurezza, tra cui quelli della Polizia di Stato, a partire dagli interventi sugli organici: “Mancano 10 mila agenti a livello nazionale e almeno 300 sul territorio della Città Metropolitana” precisa Marrocco: “Non è solo questione di numeri, ma anche di età e ricambio generazionale: servono forze nuove, opportunamente formate, perché in strada non si possono mandare agenti di 60 anni vicini alla pensione”. E sulla Polmetro la polizia metropolitana che anche Firenze potrebbe ottenere dice: “Dobbiamo ancora capire come esattamente funzionerà”.
Più agenti ma non solo. “Servono anche strutture, risorse e una vera programmazione” aggiunge Marrocco. Un impegno dunque anche economico, finora risultato insufficiente. Dopo tanti proclami sull’attenzione alla sicurezza e alle Forze dell’ordine, ancora non c’è risposta. Ad esempio sul contratto nazionale, scaduto da 3 anni. Solo annunci: come quello di 1 miliardo in più, che è destinato sia al comparto sicurezza che alla difesa, che da sola 500.000 dipendenti: “Troppo poco” conclude Marrocco.