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FIRENZE – Due regioni, 14 comuni, 11 tappe, 180 chilometri: questi i numeri del Cammino Sant’Anna di Stazzema-Monte Sole, dalla provincia di Lucca a quella Bolognese per unire due luoghi simbolo della Resistenza al nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale, per cui Regione Toscana e Regione Emilia Romagna hanno finanziato uno studio di fattibilità grazie all’iniziativa dell’associazione Liberation Route Italia.
Un percorso escursionistico della memoria, a 80 anni dagli eccidi, che unisce due luoghi-simbolo della storia del Novecento, attraverso paesaggi montani, borghi e memoria tra Alta Versilia, Media-Valle del Serchio e Appennino bolognese. Lo studio di fattibilità consegna un percorso trekking lungo circa 180 chilometri divisi in 11 tappe con partenza da Pietrasanta (tappa 0), in direzione Sant’Anna di Stazzema e poi Camaiore. Da qui si passerà a Fiano, nel comune di Pescaglia, e a Borgo a Mozzano per arrivare a Bagni di Lucca e Vico Pancellorum. Il percorso prosegue quindi in direzione Appennino pistoiese, San Marcello Pistoiese-Piteglio, Sambuca Pistoiese e Pracchia, per entrare in Emilia-Romagna da Porretta Terme, Riola, Grizzana Morandi e infine Monte Sole e Marzabotto e Monzuno. Secondo lo studio, si tratta di “un vero e proprio percorso escursionistico”, che non presenta particolari criticità e quindi fattibile per la maggioranza delle persone, “in un territorio montano affascinante e ricco di storia e cultura”. Ad ogni tappa sono previsti posti letto e servizi. Il Cammino, secondo il primo cronoprogramma di massima, potrebbe essere inaugurato nel corso del 2025, in occasione dell’80/o anniversario della fine della Seconda guerra mondiale.
“Oggi più che mai – ha detto Alessandra Nardini, assessora regionale alla cultura della memoria -, alla luce dei pericolosi rigurgiti nazifascisti a cui assistiamo e agli inaccettabili tentativi di revisionismo e negazionismo che oggi trovano persino cittadinanza nelle più alte istituzioni, far conoscere la storia del ventennio fascista nel nostro Paese e degli orrori nazifascisti è un imperativo”.
“Oggi presentiamo un primo tracciato – ha sottolineato Mauro Felicori, assessore alla cultura e al paesaggio della Regione Emilia Romagna – dal forte valore simbolico, ma intendiamo sollecitare la nascita di una rete di diramazioni per raggiungere altrettanti luoghi di memoria, perché ogni storia lungo la Linea Gotica, intesa come progressivo spostamento del fronte, merita di essere ricordata”.