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SCANDICCI (FI) – Notte in tenda per alcune decine di lavoratori in appalto della griffe Montblanc quella trascorsa davanti alla sede della pelletteria Richmont, per protestare contro l’omonima holding finanziaria che controlla il noto marchio di borse di lusso e che nei mesi scorsi ha chiuso le commesse verso le loro ditte, la “Z Production e la “Eurotaglio” di Campi Bisenzio, provocando l’apertura delle procedura di un licenziamento collettivo che, denuncia il sindacato Sudd Cobas, trova le sue ragioni non in questioni di carattere produttivo, ma in una ritorsione rispetto alla mobilitazione sindacale avviata dai lavoratori nel 2023 per chiedere salari e orari equi.
“La mobilitazione di oggi – spiega Luca Toscano, Sudd Cobas – arriva nel giorno in cui il fondo distribuisce 11 milioni di euro di dividendi ai suoi soci e alla vigilia di un incontro in Regione che però risulterà monco”. Sono convocate le due ditte in appalto ma non la ditta committente, responsabile di fatto dei licenziamenti. E di una delocalizzazione selvaggia, che ha spostato la produzione di pochi chilometri: “Montblanc non dice neppure dove ha spostato la produzione, per quanto ne sappiamo potrebbe essere dall’altra parte della strada. Ma ha essa stessa confermato che viene svolta tuttora nella provincia di Firenze”. Il sindacato chiede per i lavoratori il reintegro nella produzione con i diritti acquisiti e annuncia che la mobilitazione continuerà in altri luoghi nei prossimi giorni, e giovedì mattina sarà sotto la sede della Regione: “E’ difficile confrontarsi con queste holding che producono l’equivalente del Pil di una nazione come la Slovenia, ma la politica deve avere il coraggio di affrontarle”