SCANDICCI – Un gruppo di lavoratori in appalto della griffe Montblanc ha montato stamani tende e gazebo davanti alla Pelletteria Richemont di Scandicci – società della Holding finanziaria addetta alla produzione del campionario ed alla gestione della produzione attraverso gli appalti esterni – in segno di protesta contro il loro licenziamento, arrivato dopo l’interruzione della commessa alle ditte “Z Production” ed “Eurotaglio”. Una decisione, denunciano i lavoratori, arrivata dopoché i lavoratori avevano intrapreso un’azione di rivendicazione per avere salari e orari più dignitosi.
L’azione di mobilitazione arriva all’indomani della scadenza dei contratti di solidarietà, e alla vigilia del tavolo di crisi convocato in Regione. “Giovedì si riunirà il tavolo di crisi in Regione Toscana” segnala il sindacato Sudd Cobas: “Un tavolo che arriva in ritardo, dopo la scadenza del Contratto Di Solidarietà e delle possibilità di rinnovo. Ma anche un tavolo “monco” in cui, inspiegabilmente continua a non essere convocata la Richemont ma solo le ditte in appalto Z Production ed Eurotaglio. Questa vicenda non può essere risolta senza chiamare in causa chi ha prodotto artificialmente questa crisi, ovvero Richemont (società proprietaria del brand)”.
Le richieste di lavoratori e sindacato sono chiare: immediata attivazione della cassa integrazione straordinaria per scongiurare i licenziamenti; convocazione della Richemont al tavolo regionale; ricollocamento nella filiera dei lavoratori sfruttati e poi licenziati de facto con la delocalizzazione.
Per Sudd Cobas la vertenza acquista un valore generale: “Questa è una delocalizzazione messa in campo da un fondo finanziario multimiliardario all’interno di questo stesso territorio. Si tratta di affermare il principio per cui i grandi fondi finanziari non posso fare quello che vogliono su questo territorio”.