*
FIRENZE – Sequestro di computer, hard disk esterni, account mail e social con l’accusa di incitamento all’odio e apologia di terrorismo. Questo è il provvedimento che ha colpito il blogger fiorentino e attivista per la Palestina, Flavio Giuseppe Pagano. La vicenda è stata portata All’attenzione in un incontro ieri in Palazzo Vecchio promosso da Sinistra Progetto Comune che denuncia il “clima preoccupante” che si registra in città e “la situazione repressiva che colpisce chi lotta per i diritti umani, la giustizia sociale e la pace tra i popoli
Tutto nasce da un esposto alla magistratura da parte del console israeliano a Firenze Marco Carrai di alcuni video dello stesso pagano circolati nei media internazionali e su Al Jazeera. “Video non realizzati da me, ma realizzati da altri mixando ad arte frasi e spezzoni estrapolate dal contesto, e poi inviati ai media. Pagano dal canto suo respinge ogni addebito di accusa, rivendicando la libertà di opinione e di contro-informazione fatta tramite l’analisi delle fonti e il fact checking, confermando tutti giudizi finora espressi sul conflitto in Medio Oriente e la chiara volontà di Israele di allargare il conflitto.