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FIRENZE – “Bene la decisione della Regione Toscana di fare ricorso alla consulta contro il cosiddetto ‘decreto liste d’attesa’: si tratta di un provvedimento vuoto che non contiene le risposte alle necessità del sistema. Il tema sollevato dalla Toscana dell’equilibrio di competenze tra sistema sanitario nazionale e singole ASL va valutato attentamente”. Così il segretario Anaao-Assomed nella Toscana, Gerardo Anastasio, commenta l’annuncio ieri della Regione di adire alla Consulta rispetto.
Riguardo invece il dibattito intorno alla sicurezza del personale ospedaliero dalle aggressioni – pochi giorni fa il sindacato e L’ordine dei Medici hanno presentato un report da cui risulta che il 56% dei sanitari toscani ha subito almeno un episodio di aggressione, e di questi il 59% è donna – Anastasio fa chiarezza sulla posizione del sindacato rispetto ad alcune proposte in campo: “No all’esercito nei reparti – dice, prendendo le distanze dalle esternazioni del presidente Fnomceo, Filippo Anelli – non serve la militarizzazione delle corsie ma creare un nuovo patto tra cittadini e Sanità. No anche all’idea di “Daspo sanitario” (la proposta di sospendere gli aggressori dall’assistenza sanitaria gratuita): “Si lederebbe – dice – il diritto alla sanità per tutti”. Più possibilista invece su l’idea di applicare l’arresto in flagranza differita utilizzando i filmati delle aggressioni.
Riguardo infine al dialogo avviato con le istituzioni toscane, Anastasio si dice cautamente ottimista: “Siamo stati ricevuti e ascoltati, verificheremo che le promesse si traducano in fatti”. A livello nazionale intanto, l’Anaao sta valutando di tornare in piazza per una grande manifestazione: “Forse nel mese di novembre, ne stiamo discutendo” spiega Anastasio.