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CAMPI BISENZIO (FI) – A 36 ore dalla bomba d’acqua che ha causato allagamenti a Campi Bisenzio la situazione è tornata quasi alla normalità: l’acqua è sparita dalle strade e dalle case, e l’unica criticità rimane presso l’Hydron, da dve si lavora per aspirare l’acqua che ha allagato il livello sotterraneo.
In città serpeggia la rabbia e la frustrazione per una situazione che ha riportato alla mente i fatti de novembre scorso, ma il sindaco Andrea Tagliaferri ci tiene a precisare come le due situazioni non siano in alcun modo comparabili: “Non c’è stata un’alluvione, ma allagamenti circoscritti, in zone dove le fogne non hanno retto perché gli interventi di pulizia non sono stati fatti a regola d’arte”. Lo dimostra il fatto che dove, come a San Piero a Ponti, le fognature sono state ripulite, l’acqua in strada non si è vista. “In altre 5/6 strade ci sono dei problemi strutturali che si allagano da 30 anni e c’è bisogno di interventi sul suo dimensionamento. Poi ci sono altre zone come ad esempio la frazione di santa Maria – prosegue – dove la fognatura ha delle carenze strutturali e dovrebbe essere rifatta. Lavori per cui servirebbero risorse di svariati milioni, di cui il Comune non dispone. Ci sono dei progetti di Publiacqua, alcuni dei quali possono attingere a fondi Pnrr”.
E su questo il sindaco torna ad attaccare il governo: “Inutile spendere 130 milioni di euro per le somme urgenze se poi non arrivano i fondi per la messa in sicurezza. La nomina del commissario alla ricostruzione ancora non c’è, ma non importa: che ci mandino i soldi, poi come spenderli lo sappiamo noi”