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Boom dei neonazisti in Turingia, quali effetti? Bulli (Unifi): “Saranno isolati, ma l’ago della bilancia diventano ora i populisti di sinistra” – ASCOLTA

today05/09/2024

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    Giorgia Bulli, docente comunicazione politica UniFI, 5 settembre 2024

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Mentre in Toscana fa discutere lo svolgimento del Congresso di Casapound, tra contro-mobilitazioni e timori su possibili problemi di ordine pubblico, in Germania grandissimo allarme ha suscitato il risultato delle elezioni regionali nel Land della Turingia, dove il partito di estrema destra Alternative fur Deutschland ha conquistato la maggioranza relativa con oltre il 33% dei voti a fronte di un vero e proprio crollo dei socialdemocratici al 6% e la scomparsa della rappresentanza di Verdi e Liberali. A preoccupare sono le posizioni apertamente filo-naziste dei suoi esponenti, a partire dal leader locale Bjorn Hcke, che ha negato che “Hitler sia il male”, dichiarazioni giustificazioniste sull’operato delle SS e il concetto di “remigrazione” che punta a rimpatriare 2 milioni di migranti. Altro elemento da segnalare, poi il boom di consensi per la Bündnis Sahra Wagenknecht, partito populista carismatico di estrema sinistra che unisce rivendicazioni sociali ad una politica estera filoputiniana e una netta opposizione ai temi ecologisti.

“Alternative fur Deutschland è un partito complesso con una importante divisione tra la classe politica dei Lander orientali e occidentali – spiega a Novaradio Giorgia Bulli docente di comunicazione politica all’Università di Firenze ed esperta della politica tedesca – si dovrà fare attenzione nei prossimi mesi al tema della violenza politica. Quella tedesca però è una democrazia militante che ha gli strumenti per difendersi dall’estremismo anche mettendolo fuori legge”. “L’affermazione di Afd – aggiunge poi – è riconducibile non tanto alle sue posizioni revisioniste quanto più al forte scontento verso il governo in carica per la crisi economica nella ex Germania orientale”.

Cosa può succedere adesso? “A meno di sorprese, in Turingia sarà attuato il ‘cordone sanitario’ invocato per escludere dal governo del Land, ma l’ago della bilancia sarà proprio la BSW. La possibilità di una coalizione con la Cdu che ha già aperto un dibattito all’interno: potrebbe unirli la comune avversione verso le politiche del governo guidato dalla Spd di Scholtz, ma questo potrebbe portare ad accentuare i toni anti-migratori e favorire ancor più l’estrema destra”. E a livello nazionale?  “Molto dipenderà dall’esito delle prossime elezioni in Brandeburgo ma c’è ancora tempo, e bisognerà considerare anche l’evoluzione della situazione economica e internazionale, in particolare il conflitto tra Russia e Ucraina”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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