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TOSCANA – Cinque presidi di protesta in altrettante strutture di cura e assistenza per anziani: è la mobilitazione dei lavoratori delle RSA toscana che parte stamani dall’ IRCSS Fondazione Don Gnocchi di Firenze e prosegue fino a venerdì con analoghe proteste a Valdisieve Hospital a Pelago (domani), Villa Delle Terme ai Falciani (mercoledì), IFCA Ulivella e Glicini a Firenze (giovedì) e Maria Teresa Hospital a Firenze (venerdì) nel quadro della mobilitazione nazionale proclamata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della toscana per il rinnovo dei contratti di settore: quello “Aiop-Aris sanità privata” è scaduto da oltre 6 anni, quello Aiop Rsa-Aris Rsa addirittura da oltre 12 anni.
“In Italia sono 100 mila addetti; in Toscana i lavoratori sono circa 5mila e lavorano in una quarantina di strutture private sparse in tutta la regione – spiega stamani a Novaradio Andrea Nerini Cisl-Fp e Uil-Fpl – è necessario un adeguamento economico con la rivalutazione delle retribuzioni pesantemente colpite in questi anni da una perdita di potere di acquisto dovuta all’inflazione”.
I presidi di questa settimana serviranno ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica in vista della giornata di sciopero a livello nazionale del 23 settembre prossimo per far pressione sulla controparte aziendale e il governo. “Anche la Regione Toscana però può fare molto – aggiunge Nerini – in particolare nel finanziare l’apertura di nuovi posti che sono ormai ampiamente insufficienti alla necessità di una popolazione sempre più anziana”.