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CAMPI BISENZIO (FI) – A 10 mesi dalla devastante alluvione che nel novembre scorso ha causato otto morti e centinaia di milioni di euro di danni a cittadini e imprese, a Campi Bisenzio si lavora febbrilmente a completare le opere di messa in sicurezza idraulica. Sulle opere più impegnative – quelle che riguardano l’argine della Marina dalla confluenza con il Bisenzio all’autostrada e intorno a Villa Montalvo, e quelle sul Bisenzio nella frazione Santa Maria – è corsa contro il tempo per completare le lavorazioni entro le piogge autunnali, ma la preoccupazione rimane.
La Regione Toscana ha investito 120 milioni per gli interventi di somma urgenza, e sta procedendo a distribuire i 66 milioni di euro arrivati dal governo per i “ristori” a imprese e aziende, ma mancano le risorse per mettere in sicurezza la popolazione dal ripetersi di eventi come quello del 3 novembre: 1,1 miliardi di euro di cui almeno 3/400 per gli interventi prioritari. E così, dopo l’allarme lanciato ieri dal governatore Giani e dall’assessora Monni, anche l’amministrazione di Campi Bisenzio conferma i timori. “Siamo molto preoccupati – dice la vicesindaca Federica Petti a Novararadio – speriamo che il governo si renda conto delle necessità di questi territori”.
Il Comune da parte sua nei giorni scorsi con un proprio bando ha approvato la redistribuzione dei fondi arrivati con le donazioni private – mille euro per circa 200 famiglie – ma ancora le difficoltà rimangono. Tanto che neppure il Comune sa quante sono le persone rimaste fuori casa: “Molti stanno completando i lavori e torneranno nelle prossime settimane nelle loro case ma non abbiamo un numero preciso” ammette Petti.