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TOSCANA – Nella “sanità della Toscana, c’è un’emergenza salario” e “il Governo tradisce i lavoratori, la Regione intervenga”. Lo affermano le segreterie regionali dei sindacati Fp Cgil e Uil Fpl in una nota dove ricordano che “il contratto nazionale della sanità pubblica è scaduto da oltre tre anni ed il Governo continua a non mettere le risorse necessarie per un rinnovo dignitoso. Nel frattempo l’inflazione ha ridotto in modo drammatico il potere d’acquisto dei lavoratori. Nelle prossime settimane rilasceremo su scala nazionale la mobilitazione contro le scelte sbagliate nel Governo ma nel frattempo chiediamo alla Regione Toscana di intervenire subito di fronte a questa vera e propria emergenza”.
“Chiediamo alla Regione – spiega a Novaradio Flavio Gambini, segretario Uil FPL Toscana – di mettere a disposizione della contrattazione aziendale, e quindi dei salari di tutti i lavoratori, risorse fresche ed immediatamente disponibili. Vogliamo, inoltre, che si intervenga sulla cosiddetta produttività aggiuntiva stabilendo regole chiare ed omogenee in tutto il Sistema Sanitario Regionale, combattendo gli abusi e prevedendo un’equa valorizzazione economica”, ossia riconoscendo una redistribuzione delle risorse ed equo compenso anche per gli OSS.
Nuove risorse potrebbero arrivare ad esempio dal ticket che la Regione intende far pagare in modo sistematico agli stranieri extracomunitari che usufruiscono dei servizi per ridurre le liste d’attesa: circa 18 mila ogni anno per qualcosa che – secondo stime aggiornate – potrebbero portare nelle casse della Regione 3/4 milioni di euro. “Vengano utilizzate per l’assunzione di nuovo personale – chiede Gambini – perché non è possibile chiedere produttività aggiuntiva ad un personale sotto organico”.