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GINESTRA / MONTEPUPO (FI) – Un progetto di rettificazione del fiume Pesa legato a nuovi vigneti a Ginestra Fiorentina e uno per un nuovo pozzo a uso idropotabile “minacciano la naturalità dell’affluente dell’Arno meno artificializzato dell’area fiorentina e ne incrementano le criticità geo-idrologiche”. E’ quanto si afferma in una nota diffusa da Cirf, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf che chiedono “uno stop e una revisione dei progetti, per tutelare l’ecosistema fluviale, la risorsa idrica e contrastare il rischio idraulico”.
La Pesa, spiegano le associazioni che hanno ricevuto l’appoggio anche di altri soggetti del territorio, tra cui Slow Food e il comitato Trasparenza per Empoli, è “l’unico dei più importanti affluenti dell’Arno che, nel tratto vallivo, conserva caratteristiche naturali accettabili. A Ginestra Fiorentina, a causa di un progetto di sviluppo produttivo agricolo”, con l’inserimento di vigneti, “il corso naturale di un tratto del fiume verrebbe sensibilmente alterato. Questa operazione provocherebbe non solo un danno grave e irreversibile ai valori naturalistici, ma causerebbe anche un incremento del rischio idraulico a valle e una riduzione della ricarica idrica della falda: un intervento a favore di un privato, dunque, che metterebbe in discussione la salute di un bene pubblico e della popolazione”. Le “rettificazioni, contrarie alla naturale dinamica fluviale, impediscono il rallentamento dell’acqua in piena, che così si riverserebbe più rapidamente e con più forza a valle, mentre nei periodi di flusso ordinario l’acqua perderebbe superficie utile di infiltrazione nel sottosuolo”. Le associazioni chiedono quindi che il progetto “sia fermato e che venga avviato un confronto urgente con le amministrazioni competenti nell’ambito dell’Osservatorio tecnico-scientifico del contratto del fiume Pesa”.
Il corso d’acqua, si spiega ancora, è inoltre “minacciato da un progetto per un nuovo pozzo ad uso idropotabile, presentato da Acque nel Comune di Montelupo Fiorentino, finalizzato ad alimentare il sistema degli acquedotti fiorentini. È assolutamente necessario che nel bacino della Pesa, afflitta da cronica carenza idrica estrema con continue morie di pesci e depauperamento dell’ecosistema fluviale, venga attuata urgentemente una significativa riduzione dei prelievi, tanto che lo stesso Comune di Montelupo Fiorentino ha giustamente già espresso un netto parere contrario”.