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FIRENZE – Un sistema di radio-collari che monitorano la posizione dei lupi e che al loro avvicinarsi agli allevamenti o agli insediamenti umani innescano una serie di “messaggi” sonori per allontanarli. E’ uno dei più innovativi e pionieristici progetti di monitoraggio e gestione del lupo sperimentato nei mesi scorsi in Veneto per controllare un branco che popola l’area del Monte Grappa, raccontato nel film documentario “Lupo uno” di Ivan di Mazzon e Bruno Boz. Il doc viene presentato e proiettato stasera alla Manifattura Tabacchi (ore 21,15) nel quadro della rassegna “Non solo cinema” curata dal Cinema Stensen.
“La sperimentazione ha avuto successo e potrebbe essere esportata in altre realtà e specie, come ad esempio per il monitoraggio dell’orso” spiega a Novaradio Duccio Berzi, ricercatore e collaboratore alla realizzazione del documentario, che aggiunge: “In Toscana si stima una popolazione di circa 1.000 lupi, ed è forse la Regione con la più alta concentrazione in Italia, che a sua volta è il paese in Europa dove il lupo è più diffuso. Nella nostra Regione un simile metodo è di più difficile applicazione, ma ce ne sono altri che possono funzionare”.