FIRENZE – Turni di lavoro che in alcuni casi superano le 12 ore consecutive e carenze di personale che costringono a spostare gli infermieri da un reparto all’altro, in un crescente stato di stanchezza e stress lavorativa. E’ la situazione che si vive quotidianamente all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze secondo quanto denuncia il sindacato NurSind.
“Come se non bastasse – spiega la segretaria aziendale Gabriella Diani – viene spesso utilizzato personale non formato e spostato secondo le necessità tra i vari reparti, senza il mantenimento delle specificità e competenze di ogni operatore sanitario ed esponendo di conseguenza i pazienti a un rischio molto elevato”. In tutto questo, segnala il sindacato, l’AUO continua a pagare a una cifra oraria irrisoria il lavoro degli infermieri quando questi sono costretti a rientrare in reparto nei giorni liberi, le doppie notti o le cosiddette ‘lunghe’.
Inoltre troppo spesso il personale di supporto manca o opera su più reparti, in una sorta di ‘gioco delle tre carte’ che mette a rischio ogni giorno la qualità del servizio erogato ai pazienti.
“Ci viene detto – spiega Diani – che sono costretti a fare così perché d’estate il personale usufruisce degli istituti contrattuali come ferie e congedi. La situazione è invece frutto di una carenza di organico che il Meyer sconta come ogni altro ospedale toscano: chiediamo all’azienda un impegno in progetti che valorizzino il personale e nel riconoscimento di uan paga adeguata per i turni aggiuntivi, al pari di quel che viene fatto con la dirigenza medica.