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FIRENZE – “Un decreto che non svuota assolutamente le carceri, ma anzi rischia di diminuire la liberazione anticipata”, è il parere di Emilio Santoro presidente dell’associazione l’Altrodiritto sul decreto Carceri, approvato ieri dal Senato con la fiducia. Varato a inizio luglio dal Consiglio dei ministri su proposta del Guardasigilli Carlo Nordio, che non si è presentato in Aula, il provvedimento è stato approvato con 104 sì e 73 no e adesso passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.
“È una misura che non fa fronte all’emergenza”, spiega Santoro a Novaradio. “Oltre a non svuotare il carcere introduce la figura del commissario straordinario per la costruzione di nuovi istituti penitenziari non agisce sull’urgenza: nella migliore delle ipotesi i risultati si vedranno tra qualche anno”. Il decreto autorizza inoltre l’assunzione di mille nuovi agenti di polizia penitenziaria, a fronte però di un fabbisogno stimato di circa ventimila. “Il numero non copre neanche il fabbisogno della pianta organica attuale – commenta Santoro – ma la cosa che preoccupa di più è la riduzione del periodo di formazione per gli agenti carcerari che si trovano del tutto impreparati a lavorare in un contesto difficile come il carcere”. Positive secondo l’Altrodiritto invece le novità introdotte sul tema sanità.