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PIOMBINO – Tre dei quattro camini di cui è munito il rigassificatore di Snam Fsru Italia di Piombino (Golar Tundra) hanno emesso nell’aria una concentrazione di formaldeide superiore ai limiti stabiliti dall’Aia (autorizzazione integrata ambientale). Tra il 15 novembre 2023 e l’8 febbraio 2024, i valori riscontrati da ISPRA, su tre camini della nave rigassificatrice, sono risultati spesso anche oltre il doppio rispetto a quanto consentito dall’Aia. A rivelarlo è una denuncia di Sinistra Italiana, che in merito ha annunciato di aver presentato al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e al Ministero della Salute, una interrogazione urgente in merito. “La formaldeide è stata indicata fin dal 2004 dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro tra i composti ritenuti ‘cancerogeni certi‘, per cui viene raccomandato un livello di concentrazione il più basso possibile” , ricorda SI in una nota, “aggiungendo: “Come volevasi dimostrare. Sulla carta tutto va sempre bene: le emissioni rientrano sempre nei limiti di legge, ma poi, allo stato dei fatti, nella realtà quotidiana, le cose non vanno come sta scritto negli studi tecnici e le conseguenze le pagano sempre i cittadini sulla loro pelle”.
“Questa vicenda – sottolinea il responsabile ambiente di SI Toscana, Eugenio Baronti stamani a Novaradio – dimostra tutta la fondatezza delle preoccupazioni, delle denunce e delle iniziative dei cittadini, associazioni ambientaliste, movimenti sociali e politici, sull’impatto ambientale del rigassificatore. Hanno imposto contro la volontà dei cittadini e delle cittadine di Piombino, un rigassificatore dentro il 3° porto italiano per movimento passeggeri, a poche centinaia di metri dalla città, adesso hanno il dovere di garantire la salute dei cittadini e il rispetto dei parametri di sicurezza stabiliti”. Anche se, sottolinea ancora Baronti, sembra che la direzione verso cui ci si muove sia opposta: “la direzione generale valutazioni ambientali, del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ha inviato una diffida a Snam Fsru Italia ma contestualmente è stato avviato l’iter per un procedimento di riesame parziale della stessa Aia per valutare la necessità di definire in modo univoco i valori limite per gli inquinanti formaldeide e metano. Sarebbe del tutto inaccettabile e addirittura provocatorio, oltre che da irresponsabili, pensare di risolvere il problema attraverso la modifica dei parametri”.
La Snam Fsru Italia, dichiara di aver già effettuato un intervento di contenimento della formaldeide e che i parametri rientrano nei limiti nazionali, noi chiediamo chiarezza e la massima trasparenza sui dati e monitoraggi costanti per verificare il rispetto dei limiti di concentrazione indicati nell’Aia originaria” dichiara Sinistra Italiana. E al governoatore Giani, che ieri parlando del tema ha rivendicato l’importanza dell’impianto e ha detto che “ogni italiano spende la metà di quanto avrebbe speso senza il rigassificatore di Piombino”, Baronti replica: “Affermazioni del tutto false senza alcun fondamento: il prezzo del GNL è più caro di almeno il doppio, ma a volte anche di più, del gas naturale trasportato via gasdotti” con enormi costi energetici, ambientali e di trasporto. Senza che l’Italia ne abbia davvero bisogno per i propri consumi: “La crisi tra Russia e Ucraina ha portato ad una riduzione del 20% i consumi di gas nel biennio 2022/2023. Con questa tendenza già in atto, che sembra diventata strutturale, possiamo fare a meno del rigassificatore di Piombino. Già oggi, nei diversi assetti infrastrutturali, l’Italia svolge un ruolo di Hub del gas e ne esporta tra i 6 e i 9 Mld mc/a”.