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Resistenza, il “ponte dei cazzotti” sarà demolito ma la sua memoria preservata. Una mostra alla Cdp di Ugnano ne racconta la storia – ASCOLTA

today30/07/2024

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    Matteo Mengoni, appassionato storia locale su Ponte dei Cazzotti, 30 luglio 2024

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FIRENZE – Sono iniziati i lavori per la demolizione del cosiddetto “Ponte dei cazzotti” di Ugnano, il ponte sulla Greve che nell’agosto 1944, punto strategico della Liberazione di Firenze che fu teatro di un duro scontro tra truppe alleate e naziste, e anche di un’eroica azione dei partigiani che a prezzo della loro vita sminarono il ponte permettendo il passaggio delle truppe. La struttura compromessa dal tempo, sarà abbattuta, ma una parte verrà salvata: in particolare una parte della trave su cui si legge la scritta “Los Angeles city limits, Aug ’44” vergata da parte dei militari reparto G del 44/o reggimento e che rimanda alla vicenda dei “nisei”, i soldati nippo-americani di seconda generazione inizialmente trattenuti nei campi di concentramento e poi arruolati dagli USA per liberare l’Europa. Di queste storie la memoria non si perderà: le vestigia del ponte infatti troveranno spazio in un luogo della memoria, già progettato, che sorgerà poco lontano, presso il Giardino dei caduti di Mantignano e Ugnano che già accoglie il cippo con i nomi dei partigiani caduti. In attesa della sua realizzazione, intanto la storia del ponte – ricostruita nei dettagli dal lavoro di ricerca di due appassionati di storia locale, Maurizio Dell’Agnello e Matteo Mengoni, che hanno contribuito anche alla progettazione del nuovo luogo della memoria – è raccontata dalla mostra “Dalla demolizione del ponte al suo monumento”, che si è aperta ieri alla Casa del Popolo di Ugnano e sarà visitabile fino all’11 agosto. Previsto anche un programma di trekking resistenti sui luoghi della Liberazione di Mantiganno e Ugnano.

Scritto da: Redazione Novaradio


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