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LIVORNO – Sono iniziate stamani intorno alle 8 al porto di Livorno le operazioni di sbarco dei 226migranti salvati 4 giorni fa nelle acque del Mediterraneo dalla nave Geo Barents di Medici senza frontiere. Le prime a scendere a terra sono state alcune donne incinte con ustioni, subito avviate all’area medica allestita all’interno del terminal crociere. Al porto sono presenti il questore Giuseppina Stellino, il prefetto Giancarlo Dionisi e l’assessore al sociale del Comune Andrea Raspanti insieme al capo della protezione civile comunale Lorenzo Lazzerini. Riguardo alla condizioni sanitarie, a parte una persona con frattura all’omero che è stata ridotta a bordo della nave dal personale di MSF, a preoccupare sono in particolare le condizioni di alcune donne.
“Sono stato nella zona sanitaria, – racconta Raspanti a Novaradio – quasi tutte sono prone perché non riescono a stare sedute, hanno fasciature dai pidei al torace per ustioni pesanti riconducibili al carburante, perché le donne per proteggere i bambini tendono sedersi nella parte interna del gommone, e dopo molte ore a contatto con la benzina la pelle si ustiona”. “Quello che ci preoccupa – aggiunge – è che persone in condizioni di salute precarie siano costrette a fare 4 giorni di navigazione in più arrivare a Livorno anziché sbarcare in un porto del Meridione e essere soccorse anche a beneficio del nostro Ssn: più precoce è l’intervento meno costoso è, anche se uno volesse farne una questione di conti”. “Mi chiedo che senso ha tenere persone per giorni in mare in condizioni di sovraffollamento e relativo igiene – conclude – ce lo vogliono spacciare per una forma di ottimizzazione, ma in realtà è un sistema che non risponde alla logica di ottimizzazione dei processi ”
Dalla prefettura nel frattempo hanno comunicato la suddivisione dei migranti destinati a rimanere in Toscana sono 114: ad Arezzo ne andranno 11, a Firenze 27, Grosseto 11, Livorno 9, Lucca 12, Massa 6, Pisa 13, Pistoia 8, Prato 6 e Siena 11. I minori sono circa 30, di cui 26 non accompagnati: gran parte di loro andrà in Toscana e i Piemonte.