FIRENZE – Appuntamento sabato 13 luglio alle 21.30 alla Manifattura Tabacchi, con “Il secolo è mobile”, lo spettacolo sulla storia delle migrazioni del giornalista e scrittore toscano Gabriele Del Grande (prodotto da ZaLab in collaborazione con CinemaZero). Lo spettacolo è un monologo teatrale avvincente costruito con i testi dell’ultimo libro di Del Grande dal titolo “Il Secolo Mobile”, un viaggio per immagini e parole che racconta la storia dell’immigrazione illegale in Europa negli ultimi cento anni, dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alla crisi delle Ong a Lampedusa, dai tempi in cui si poteva arrivare in Europa liberamente fino alla stretta sui visti che dal 1991 alimenta il mercato nero dei viaggi.
Lo spettacolo parte da un presupposto: cent’anni fa non esistevano passaporti, si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare in Europa alla maggior parte dell’umanità: ovvero ai ceti poveri e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ai loro emigranti, respinti dai consolati, non resta che imbarcarsi di contrabbando dai porti franchi del Nord Africa e della Turchia. È così che negli ultimi trent’anni hanno attraversato il Mediterraneo tre milioni e mezzo di viaggiatori senza visto, mentre i corpi di altri cinquantamila giacciono tuttora sul fondo del mare mangiati dai pesci. E quindi, ci si chiede nello spettacolo: come siamo arrivati fin qui? E soprattutto, come ne usciremo?