News

Rientrata la protesta dei detenuti a Sollicciano, oggi visita della sindaca Funaro. L’ex cappellano: “Quel carcere va chiuso, Comune, Asl e Procura intervengano” – ASCOLTA

today05/07/2024

Sfondo
share close
  • cover play_arrow

    Don Vincenzo Russo, ex cappellano di Sollicciano, 5 luglio 2024

*

FIRENZE –  E’ rientrata solo in tarda serata la protesta di un gruppo di circa 80 detenuti del carcere di Sollicciano, scoppiata ieri dopo la notizia che un recluso tunisino di 20 anni si era tolto la vita. I detenuti, che hanno dato alla fiamme materassi e lenzuola, sono stati fatti rientrare nelle celle senza  feriti dalla polizia penitenziaria. Sono invece rimasti fuori dal penitenziario polizia e carabinieri che erano stati fatti intervenire nell’ambito del piano di sicurezza esterna attivato dalla prefettura mentre la direzione del carcere fiorentino aveva attivato l’unità di crisi. Ieri nel corso della protesta erano anche scattate le ricerche, nell’ambito del penitenziario, per un detenuto salito sul tetto e che era stato perso di vista. Ma dalla conta dei reclusi, da quanto appreso, non è poi risultata alcuna assenza.

Il suicidio di ieri , l’ottavo solo negli ultimi anni, ha dato la stura all’insofferenza diffusa della popolazione carceraria, già in agitazione per la mancanza di acqua nelle celle e per le condizioni di invivibilità diffusa.

Per stamani davanti alle porte del carcere è stata convocata una conferenza stampa da parte di Luca Maggiore, presidente delle Camere Penali, e del Garante dei detenuti cittadino, Eros Cruccolini. E’ stata annunciata anche la presenza della sindaca Sara Funaro, che ieri, esprimendo il dolore per la morte del giovane, ha richiamato la ” intervenire su una situazione che non può più essere ignorata dal governo, rispetto a un sistema che è ormai al collasso e a una struttura come quella di Sollicciano nella quale il contesto estremamente problematico porta al peggioramento delle condizioni di disagio”.

Le stesse parole usate da don Vicenzo Russo, per oltre 20 anni cappellano del carcere e profondo conoscitore di Sollicciano: “53 morti tra i dentenuti e 5 tra gli agenti solo nel 2024, il sistema ha fallito” scandisce parlando a NOvaradio stamani.  Ricordando poi le criticità estreme della vita nel carcere fiorentino – dalle infiltrazioni d’acqua elle infestazione di cimici e topi, fino alla mancanza d’acqua nelle celle segnalata da alcuni giorni che ha costretto al trasferimento di detenuti da una sezione all’altra – invita le istituzioni ad intervenire rapidamente e in modo radicale: “Di fronte ad unn’emergenza sanitaria di questo tipo, il carcere va chiuso. Il sindaco se può farlo, deve suggerire la chiusura, non si può lasciare le persone dentro un contenitore pieno di malatie, di sporco e con problemi strutturali irresolvibili. Il sistema idrico, quello di riscaldamento dell’acqua è marcio. La situazione dal punto di vista sanitario è un’emergenza, bisogna intervenire: intervenga la Asl, non si può non dare alcun segnale ai detenuti”.

Un appello che rivolge anche alla magistratura, cui i detenuti si sono rivolti in questi giorni, come in passato, con degli esposti circostanziati: “Chiedo alla procura: se c’è una manifestazione da parte dei detenuti in modo civile con un esposto, prima nel 2021 e poi ancora oggi, ma la Procura non risposte è chiaro che l’esasperazione è a mille. La gente perde la testa perché sono condizioni invivibili. La situazione sta esplodendo”.

Sulla vicenda si è espresso oggi anche il vescovo di Firenze, Gerardo Gambelli, fino a poco tempo fa cappellano di Sollicciano. “Ho appreso con grande dolore la notizia della morte di un ragazzo di soli 20 anni a Sollicciano. Mentre preghiamo per lui e rivolgiamo un pensiero alla sua famiglia, non possiamo continuare ad accettare che tante persone disperate si tolgano la vita in carcere. Purtroppo queste morti confermano una situazione drammatica e condizioni insostenibili in tanti penitenziari italiani, criticità che da tempo vengono denunciate e che ho verificato personalmente come cappellano”.

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

News

Giovane detenuto si suicida a Sollicciano, scatta la protesta dei detenuti

FIRENZE - Un detenuto di 20 anni si è tolto la vita nel carcere fiorentino di Sollicciano. Il giovane, di origine tunisina si è impiccato nella cella mentre l'altro recluso era in sala colloqui. Il giovane, in Italia dall'eta di 13 anni, aveva già scontato delle pene nel carcere minorile: si trovava a Sollicciano per una rapina, avrebbe dovuto finire di scontare la pena nel novembre 2025. Si tratta dell' 8/o […]

today04/07/2024


0%