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TOSCANA – “Il PD ha ben ragione di gioire per il risultato elettorale dell’ultima tornata delle amministrative, ma la bassa partecipazione elettorale in particolare a Firenze rappresenta un segnale da non sottovalutare sulla disaffezione dei cittadini per una campagna elettorale permanente – quella per le Regionali 2025 è di fatto già iniziata – che potrebbe avere effetti negativi. In un contesto, per di più, in cui la vicenda di Calenzano mostra il consolidarsi di un fronte di opposizione alle politiche sulle infrastrutture e di gestione del territorio (aeroporto in primis), quella di Borgo San Lorenzo evidenzia la richiesta di maggior apertura a sinistra, e quella di Rosignano come l’appeal del M5s non sia tramontata. E’ l’analisi di Giorgia Bulli, docente di comunicazione politica e linguaggio politico all’Università di Firenze, sul risultato delle comunali 2024 in Toscana, stamani ospite a Novaradio.
Quali gli equilibri possibili in vista della sfida per la Toscana 2025, campo ristretto (come a Firenze), largo (con Avs e M5s) o larghissimo (anche con IV) come vorrebbe Giani? “Molto dipenderà – spiega Bulli – dalle prossime elezioni che possono avere effetti indiretti in Toscana, e anche dalle scelte che verranno fatte in alcune città come Firenze. La neo-sindaca Sara Funaro ha una maggioranza con molti esponenti giovani e che pende più a sinistra: dalla giunta che comporrà di capirà se prevarrà la continuità o il cambiamento”.