FIRENZE – Sul rischio siccità in Liguria, Toscana e Umbria quanto emerso dalla riunione dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici, convocata da Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale “offre un colpo d’occhio confortante, soprattutto per merito delle riserve accumulate nelle acque sotterranee, ossia nelle falde da cui dipendono i due terzi dei prelievi, indicando uno scenario attuale di severità idrica ‘normale’. C’è invece una maggiore incertezza per le acque superficiali che dipende dalla morfologia dei medesimi: tutti i corsi d’acqua delle regioni di pertinenza hanno carattere torrentizio, legato alle piogge estive e alle riserve degli invasi”. E’ quanto spiega l’Autorità di bacino secondo cui a oggi “il monitoraggio delle acque sotterranee mostra una sorta di tesoretto, prodotto dalle piogge, superiori alla media, del periodo autunnale/primaverile, e quindi una situazione di inizio estate relativamente tranquilla”.
“Ciò – prosegue l’Autorità di bacino – non deve dare la falsa impressione che si possa contare su una risorsa infinita. Al contrario, gli sprechi e gli usi impropri non saranno assolutamente consentiti e laddove necessario si interverrà con indagini mirate e correlate misure di limitazione degli utilizzi come previsto dal regolamento dell’Osservatorio”. Brugneto “registra un volume di circa 25 milioni di metri cubi, corrispondente al massimo invasabile”. Riguardo al regime delle acque superficiali, “grazie alle piogge di maggio, superiori di circa il 33% alle medie storiche (in Toscana circa 100 mm), tutte le stazioni monitorate” in Toscana “indicano situazioni in media con le portate del periodo o superiori”. Analoga situazione per la Liguria dove le portate medie mensili sono nella media ovunque. no, complessivamente un volume di 27, 5 milioni di metri cubi su un massimo di 30″ e Calcione (Siena) “3,9 milioni di metri cubi su un massimo di 4”. Per la Liguria Brugneto “registra un volume di circa 25 milioni di metri cubi, corrispondente al massimo invasabile”. Riguardo al regime delle acque superficiali, “grazie alle piogge di maggio, superiori di circa il 33% alle medie storiche (in Toscana circa 100 mm), tutte le stazioni monitorate” in Toscana “indicano situazioni in media con le portate del periodo o superiori”. Analoga situazione per la Liguria dove le portate medie mensili sono nella media ovunque.