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FIRENZE – Fumata più nera che grigia ieri nell’incontro tra gli operai ex GKN, le sigle sindacali e il governatore toscano Eugenio Giani, convocato dopo le pressanti richieste degli operai del Collettivo di fabbrica – tre dei quali sono ormai arrivati con oggi all’ottavo giorno di sciopero della fame – per confrontarsi sul tema dell’approvazione di una legge regionale che istituisca un consorzio pubblico in grado di proporsi come possibile interlocutore diretto nella reindustrializzazione. Un incontro “molto interlocutorio” spiega stamani a Novaradio Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica: “Stiamo aspettando che sia la giunta regionale a spiegare cosa pensa, son stati mossi dei rilievi tecnici alla legge che secondo noi non sussistono“. “Dire che ci vuole una legge nazionale, che si può rafforzare il capitale della cooperativa, che anche il Comune può fare la propria parte – evidenzia Salvetti – lo capisce anche un bambino che è sminuire il ruolo della Regione e buttare la palla in un altro campo”.
“Ci sembra di poter riassumere – spiega ancora – che lo spirito è condiviso, la giunta si interroga sugli strumenti per raggiungere la disponibilità pubblica dello stabilimento. Chiediamo di andare avanti con la legge regionale, e di fare presto. Non ci illudevamo che uno sciopero della fame inducesse qualcuno a cambiare posizione, se ci devono dire qualcosa ce lo dicano, ma riteniamo che questo strumento serva per misurare insieme i giorni e le modalità con cui la politica tratta i problemi: rimandare rimandare, e nel frattempo sono passati 33 mesi” sottolinea Salvetti. per questo aggiunge: “Andiamo avanti, anche con lo sciopero della fame va avanti”.
Intanto per domani, 12 giugno, è in programma presso il presidio degli operai in piazza Indipendenza il concerto della Bandabardò in solidarietà alla protesta. Appuntamento con la musica alle 21.00, preceduto alle 19.30 da un momento di aggiornamento sulla vertenza.