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FIRENZE – Superate stamani le 72 ore di astensione dal cibo per i tre operai della ex GKN di Campi Bisenzio, con al fianco gli altri lavoratori e i sostenitori che affollano il “presidio tendato” in piazza Indipendenza a Firenze: “Per il momento tutto bene, siamo un po’ rallentati ma lucidi e tranquilli” dice Dario Salvetti, Collettivo di fabbrica, uno dei tre in sciopero della fame: “Non so quanto durerà la protesta, andremo avanti finché ce ne sarà, e finché ci porteranno loro” dice, aggiunge: “L’abbraccio solidale della cittadinanza ci dà forza. Sentiamo che questo muro si sta sgretolando, dobbiamo resistere”. Il riferimento è a quanto fatto fatto dal sindaco di Campi Bisenzio, che ieri ha annunciato una variante al Piano Operativo che fisserà il divieto di cambio di destinazione d’uso ma anche il divieto di creazione di attività – ad esempio un polo logistico – che porti che porti più traffico. “
I tre sembrano intenzionati a proseguire la protesta finché non arriveranno “chiarezza” e “risposte concrete” alle loro richieste, a partire da stipendi e ammortizzatori sociali che mancano da 5 mesi. E poi quella, rivolta alla Regione, di avviare l’iter in Consiglio Regionale per una legge che istituisca un consorzio pubblico che svolga un ruolo nella reindustrializzazione. Con il governatore Giani è fissato un incontro per lunedì prossimo. “Gli incontri per gli incontri non sono più sufficienti” dice Salvetti, spiegando che serve “un pronunciamento chiaro sulla legge e la sua fattibilità”. “Il consorzio ha i suoi tempi – dice Salvetti – ma dichiararlo sarebbe dire che la Regione è tra i soggetti interessati a rilevare o entrare nella gestione dell’area”.