*
FIRENZE- “La montagna che ha partito un topolino” peraltro “birbantello perché ha delle mani birichine” che infila nelle tasche della sanità toscana e dei suoi medici. E’ il durissimo giudizio da parte dell’Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri, sul cosiddetto “decreto liste d’attesa” varato nei giorni scorsi dal governo. Riguardo ad alcune presunte novità come il Cup regionale o il coinvolgimento del privato convenzionato, spiega il segretario regionale Gerardo Anasatasio stamani a Novaradio, il decreto non aggiunge nulla perché si tratta di servizi attivi già da anni in Toscana.
Riguardo alle risorse, poi, si rischia un effetto paradossale, perché in base ai criteri di calcolo di Agenas la Toscana, ma anche altre Regioni come la Liguria, risulterebbe con un organi con in sovrannumero, e che quindi andrebbe addirittura ridotto. Infine, tra le pieghe del decreto emergerebbe anche una ulteriore “manina dispettosa del Mef” che va a intaccare le risorse contrattuali per pagare le guardie e le reperibilità inserite in un decreto del 2020 Una situazione inaccettabile, insomma, su cui i medici sono pronti a dare battaglia: “Siamo arrabbiati e amareggiati – non esita a dire Anastasio – come intersindacale medica stiamo valutando di seriamente lo stato di agitazione a livello nazionale”