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FIRENZE – Sotto alle finestre della sede della regione Toscana per chiedere il rinnovo del contratto e maggiori investimenti a tutela dell’ambiente e contro il dissesto idrogeologico: è la protesta dei 400 operai forestali toscani – gli addetti alla cura, manutenzione e protezione dei boschi della nostra Regione – che stamani in occasione dello sciopero si sono riuniti in presidio di protesta in piazza Duomo a Firenze. Al centro della mobilitazione indetta da Flai Cgil, Fai Cisla e Uila Uil, la richiesta del rinnovo del contratto scaduto da 17 mesi, ma anche il loro ruolo attivo nella gestione del demanio forestale regionale. “Il dissesto idrogeologico va combattuto anche attraverso l’impegno a non distogliere più un centesimo dalle risorse stanziate per la forestazione, la manutenzione della montagna è indispensabile per garantire un buon funzionamento dei nostri fiumi e di conseguenza limitare i rischi di esondazioni” spiega a Novaradio Mirko Borselli, Flai Cgil.
“A novembre – ricordano i sindacati – la nostra regione è stata colpita da una grave alluvione, e che il ruolo dei forestali è dirimente per combattere il dissesto idrogeologico montano, soprattutto in presenza di un clima ormai impazzito. C’è una antica massima che oggi ha ancora più valore: ‘la pianura si difende dal monte’. “Speravamo che l’alluvione di novembre qualcosa fosse stata in grado d’insegnare a chi gestisce il settore. Che fine hanno fatto i buoni intenti dei partiti, che a parole affermano la necessità di una legge sul salario minimo e che poi da gestori della delega forestale Toscana si sottraggono alle proprie responsabilità, non creando le condizioni per rinnovare contratti di lavoro che portano ad avere retribuzioni di partenza che si attestano al di sotto del salario minimo proposto in parlamento?”.
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