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FIRENZE – L’idea che a Firenze non si possa fare una tramvia sotto terra “è una delle posizioni ideologiche non condivisibili, in tutto il mondo ci sono dei tunnel. Il nostro obiettivo principale è proteggere il verde della città perché per sopravvivere abbiamo bisogno di alberi ad alto fusto perché senza non riusciamo ad avere un clima accettabile in estate. Quando vediamo progetti che prevedono la distruzione di piazze che hanno alberi secolari questo non è accettabile, è un rischio per tutta la popolazione”. Lo ha detto il candidato sindaco di Firenze del centrodestra, Eike Schmidt, in occasione dell’evento ‘Meno pali, più alberi’, dedicato al trasporto pubblico in città. Per Schmidt “dobbiamo aumentare il verde in città di almeno il 30% perché altrimenti la gente rischia la vita quando va a passeggiare per le strade. L’idea non è interrare tutto ma di creare tunnel dove è necessario farlo”.
Per parlare della tramvia, questa mattina Schmidt era assieme all’alfiere anti-tram storico Mario Razzanelli, consigliere uscente e ricandidato, e ha portato a supporto delle sue idee un’analisi d’impatto della linea 3.2.1 (Libertà-Bagno a Ripoli) datata marzo 2023, che include una valutazione anche dei possibili effetti della variante VACS non ancora realizzata. Riguardo alla possibile”review” delle tramvia, Schmidt ha corretto le dichiarazioni di inizio campagna, quando disse che la tramvia era un “disastro” e che era “tutto da rifare”: “per le tramvie già realizzate ci sarebbero deelle “piccole criticità da correggere”, riguardo le tramvie già progettate e contrattualizzate “i patti vani rispettati e si può agire tramite varianti”. Il modello sembra essere il tramv senza fili a batteria già attivo in città come Bordeaux, Strasburgo ma anche Padova. Il Sirio, ne p convinto Schmidt, può essere modificato: “La tecnologia è a disposizione”.
Rimane ferma la contrarietà sulla tramvia verso campo di Marte: inutile un tracciato parallelo all’attuale ferrovia che porta all’abbattimento di 900 alberi, spiega Schmidt, dato che con la TAV tronerà ad ospitare i collegamenti metropolitani: “Quando abitavo a Campo di Marte negli anni ’90 c’erano treni locali che portavano in 5 minuti alla stazione Santa Maria Novella”.