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FIRENZE – Quattro diverse operazioni di salvataggio – due solo la scorsa notte – per un totale di 183 migranti tratti in salvo nelle acque tra Italia e Libia. E’ il bilancio dell’attività di S&R della nave Humanity One. Alle 82 persone salvate in un primo momento si sono aggiunte, su segnalazione delle autorità italiane, il salvataggio di altre 18 e poi ancora, nella notte, altre 2 distinte operazioni di salvataggio. In totale a bordo ci sono adesso 153 uomini e 30 donne; tra questi figurano 2 neonati e 102 minori, di cui 76 non accompagnati. A riferirlo, a Novaradio, Sofia Bifulco, coordinatrice delle comunicazioni a bordo della Humanity One.
In un primo momento le persone tratte a bordo erano 186: tra le persone soccorse infatti figurava anche una donna che teneva con sé un neonato risultato purtroppo deceduto. La madre, insieme con la piccola salma e assieme ad un altro figlio, è stata trasferita su un mezzo della Guardia Costiera per essere sbarcata.
La nave con i 183 migranti rimanenti a bordo ha ricevuto dalle autorità italiane l’ordine di recarsi per lo sbarco al porto sicuro di Livorno. Attualmente la nave si trova a poche miglia di distanza da Lampedusa e prevede di raggiungere Livorno il 30 maggio prossimo, ma l’ong ha fatto appello al governo perché venga assegnato un porto sicuro più vicino date le condizioni di salute dei migranti, in particolare per le condizioni di disidratazione, le ustioni da carburante, lo shock e lo stordimento per il lungo tempo trascorso in mare. “A bordo abbiamo una sala per gli interventi di pronto soccorso e uno psicologo, ma 183 persone sono tante. A bordo non c’è nessuno che stia bene”.