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FIRENZE – Alessandro di Giuli, 64 anni, originario della Valcamonica ma da anni fiorentino di adozione, e candidato sindaco per Palazzo Vecchio della lista civia “Firenze Rinasce” è stato ospite stamani degli studi di Novaradio per illustrare idee e proposte progettuali del programma, parlando a tutto tondo: dalle questioni internazionali – con il sostegno incondizionato alla popolazione della Striscia di Gaza sotto attacco dopo i fatti del 7 ottobre che definisce un “atto di resistenza” – alle idee per la città: dalla sicurezza al traffico, dalle grandi opere al riuso degli immobili pubblici. In particolare sui temi della sicurezza ammette che “il problema c’è” ma è sbagliato affrontarlo in chiave securitaria: “200 agenti non servono se non si risolve il problema dei flussi di migranti”, dicendosi viceversa contrario all’idea di CPR che “costerebbe di più rispetto a dare loro un lavoro, ad esempio nelle attivitò agricole e di cura dei terreni demaniali come quello di Mondeggi”. Riguardo al traffico, De Giuli spiega la contrarietà di Firenze Rinasce alle grandi opere: tramvia, aeroporto, TAV: “Finora i poltici si sono impegnati a spendere in opere costosissime ma inutili”, servono soluzioni più flessibili e leggere, a partire dalla realizzazione per il tpl locale di una rete di bus a ricarica elettrica in corsie riservate. De Giuli ha anche commentato il sondaggio Ipsos pubblicato oggi dal Corriere Fiorentino che assegna ai due candidati di centrosinistra e centrodestra una ampia fetta di orientamenti di voto (Funaro il 37%, Eike Schmidt il 34%) e solo lo 0,6% alla sua candidatura: “Dobbiamo farci conoscere di più” dice, ma segnala anche delle possibili distorsioni nei risultati: “Due nostri sostenitori son stati interpellati per il sondaggio, e gli intervistatori hanno fatto loro solo alcuni nomi dei candidati sindaco, non tutti e 10”.