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PRATO – Cambia nome e organizzazione di riferimento i “SI Cobas Firenze Prato”, sindacato che nelle scorse ore ha annunciato di abbandonare i SI Cobas (Sindacato Intercategoriale) nazionale per dare vita ad un (nuovo) sindacato autonomo, per cui si è scelto il nome di SUDD (Sindacato Unitario Democrazie e dignità) Cobas Prato. “Il nome è cambiato ma le forme di lotta rimangono le stesse e speriamo anzi che possano svilupparsi” assicura Sarah Caudiero dei neonati SUDD Cobas Prato.
Il sindacato negli ultimi anni si è distinto in particolar modo nell’azione di sindacalizzazione dei lavoratori stranieri dell’area tra Firenze e Prato – composta da centinaia di microaziende spesso a conduzione straniera in cui è diffuso il lavoro nero o grigio, e non si rispettano fondamentali norme sulla sicurezza o dei contratti di lavoro – intorno alle richieste di applicazione effettiva del CCNL, di riconoscimento del diritto ad un orario di 40 ore settimanali (“8 x 5″) e altri diritti basilari come ferie, malattie e straordinari: particolarmente visibili le battaglie condotte in aziende del tessile o della logistica – dalla Texprint alla Ironlogistic fino alla Montblac, dalle cooperative in appalto della consegna mobili di Mondo Convenienza alla recente mobilitazione degli autisti delle consegne a casa Esselunga”.
“La decisione della scissione dai SI Cobas, spiega a Novaradio Sarah Caudiero dei neonati SUDD Cobas Prato, è stata presa “per una serie di problemi legati alla vertenza di mondo Convenienza, su cui non abbiamo trovato una linea comune con il nazionale, ma c’è sempre stata una spinta a costruire un qualcosa di nuovo”. ,Cn SUDD, aggiunge, partiamo con la prospettiva intersindacale e intersezionale che vuole dare spazio a tutte le forme di lotta contro le oppressioni che si danno nel lavoro salariato ma non solo, ma anche discriminazioni di razza e di genere”. La lotta continua, dunque: stamani con un presidio alla sede produttiva della Montblanc, nel pomeriggio ad un magazzino delle logistica tessile, domani con il corteo indetto dai lavoratori ex GKN.