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FIRENZE – A Firenze nasce la prima ‘Casa dei rider’: un luogo di sosta, riposo, ristoro per i ciclofattorini del food delivery ma anche un hub dove raccogliere i bisogni di questi lavoratori – circa 500 e per la maggior parte stranieri – e offrire loro informazioni e servizi utili, dalla conoscenza dei loro diritti sul lavoro alla formazione su codice della strada, dall’accesso alla sanità alla casa, ai diversi servizi del Comune. L’apertura avverrà dopo l’estate, una volta sistemati e allestiti i locali. La “Casa dei rider” avrà sede in un fondo di proprietà del Comune in via Palmieri 11/R (già sede Movimento Lotta per la Csaa), e sarà inizialmente aperta in orario 15-18, la fascia oraria in cui maggiormente i rider rimangono inoperosi. Lo spazio è assegnato alla Cgil, che realizzerà in progetto insieme a varie realtà del mondo del sociale della città.
“Considerato che la maggioranza dei ciclofattorini proviene da Paesi Terzi – spiega a Novaradio Ilaria Lani, segreteria Cgil Firenze – la Casa Rider di Firenze, c, ha un’ulteriore grande ambizione: essere un centro polifunzionale con sportelli di consulenza capaci di orientare, supportare ed indirizzare le persone con background migratorio, per fornire una prima risposta sulle problematiche lavorative, abitative, legali, sociali promuovendo i servizi del Comune di Firenze, delle altre istituzioni pubbliche e della rete di associazioni presenti nel territorio fiorentino. A questo fine la Cgil di Firenze costituirà una rete di partenariato con altre organizzazioni del territorio impegnate nella tutela delle persone migranti dotando lo spazio di operatori specializzati”.