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FIRENZE – “E’ come la spunta verde su WhatsApp, la politica visualizza ma non risponde per il momento, e questo è il clima in cui noi arriviamo al corteo”, per cui “se nessuno della politica deciderà di metterci la faccia, se non quella che in questi giorni si sta mettendo sui cartelli elettorali, ne prenderemo atto”. Lo ha affermato Dario Salvetti, membro della Rsu ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), parlando della manifestazione di sabato 18 maggio – slogan “Con tutta la dignità in corpo” – con cui i lavoratori torneranno in piazza per chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali. Il corteo prenderà il via nel primo pomeriggio da via Mariti, davanti al cantiere della strage del 16 febbraio dove sono morti in un crollo cinque operai, per dirigersi in piazza Dalmazia, via Corridoni, piazza Tanucci, via Circondaria, viale Redi, per concludersi in via di Novoli davanti agli uffici della Regione Toscana. “Siamo a a cavallo tra due precedenti possibili: che una mobilitazione sociale piena di dignità viene piegata da tavoli ministeriali negati, 4 mesi senza giochi, calunnie. Oppure un precedente positivo: una legge che crea un consorzio pubblico che favorisce l’insediamento di un polo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile in una fabbrica ex automotive in un territorio alluvionato”.
“Le lettere di licenziamento non le abbiamo mai ricevute, non sono mai riusciti a fare una procedura di licenziamento corretta – ha aggiunto Salvetti – ma ci stanno licenziando non pagando lo stipendio, costringendoci ad andare via”, ha sottolineato Salvetti, spiegando che “siamo in questo momento circa 150” rispetto agli oltre 400 del luglio 2021, quando la Gkn annunciò la chiusura dello stabilimento.
All’iniziativa partecipano anche le Rsu della Regione Toscana e di Arpat, che chiedono di appoggiare la proposta di legge regionale, presentata dalla Rsu a inizio aprile, di istituzione di un consorzio pubblico per guidare la reindustrializzazione, e che lanciano un appello al presidente regionale Eugenio Giani e a quello del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo: “Siamo solidali sia come lavoratori, ma anche perché la proposta della GKN è estremamente avanzata” a spiegato Malvi Maggio, Rsu Regione Toscana, in cui “ambiente e lavoro non sono contrapposti, in linea con il piano paesaggistico della Toscana. Bisogna cambiare l’economia” ha aggiunto “salvare i posti di lavoro e andare in una direzione urgentissima” di tutela dell’ambiente.