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FIRENZE – Il degrado “è quello che i cittadini sentono di più”, “è una battaglia fondamentale”. “Magari in un’altra città passerebbe più sotto silenzio, ma a Firenze dove c’è dentro ognuno di noi il Dna della pulizia, della bellezza, del decoro, tutte queste cose qua” di degrado “danno doppiamente noia rispetto a qualche altra parte. Abbiamo sempre detto che Firenze deve tenere insieme la sua vocazione internazionale, di attenzione alla pace, ma anche l’attenzione alle piccole cose che sono quelle che i cittadini notano di più”. Batte e ribatte il tasto del decoro e della vivibilità della città Stefania Saccardi, candidata sindaco a Firenze per Italia Viva, che ieri ha fatto una passeggiata in centro accompagnata dal suo più importante sponsor – il leader nazionale di Italia Viva, Matteo Renzi. Che non ha mancato di vestire il ruolo di mattatore. “Stefania Saccardi ha l’unica lista che può governare Firenze e Saccardi è l’unica che ha delle idee precise, concrete sull’amministrazione. Gli altri candidati sono delle bravissime persone però sono vittime delle loro coalizioni ideologiche. Sarà lei la sorpresa delle elezioni comunali”.
Anche Renzi sembra aver come pallino la questione “degrado” per Firenze: “In questi ultimi anni la pulizia a Firenze è peggiorata. Ma sono peggiorate anche le piccole cose. Noi 15 anni facemmo gli Angelli del Bello per cercare di ripulire la città. Oggi è arrivato il momento di dire che la cura delle piccole cose serve e per questo facciamo un appello ai cittadini perché ci segnalino quello che non va e saranno le prime cose che faremo al governo, di nuovo, di Palazzo Vecchio”.
“E’ insopportabile vedere un ‘cialtronaio’ che non si è mai visto, questa è la cosa che dà più fastidio ai fiorentini” rincara la dose Saccardi, spiegando che la sua proposta è quella di un vero e proprio “ufficio per il decoro”: “Basterebbe girare per la strada con gli occhi aperti e notare le buche, le strade dissestate, le transenne, i segnali che non tornano, e capire quanto Firenze abbia bisogno di ufficio del Decoro, per le piccole cose”. “Che non vuol dire – spiega – soltanto un assessore, perché l’assessore da solo senza una struttura amministrativa che gestisce ad hoc la questione, non combina niente. Ma una struttura interdirezionale con rappresentanti degli assessorati all’ambiente, lavori pubblici, alla viabilità, alla mobilità, diventa importantissimo e deve essere disponibile a ricevere le segnalazioni ed entro 48 ore intervenire rispetto ad esse”.