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FIRENZE – Il Tar della Toscana si è riservato di decidere al termine della udienza di merito sul ricorso contro la delibera urbanistica del Comune di Firenze sugli affitti turistici brevi, col divieto di destinare a tale scopo nuovi immobili nell’area Unesco del centro storico della città. L’adozione della delibera è del 2 ottobre scorso: in Consiglio comunale passò con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella e quello contrario di Iv, che fa parte della maggioranza. Favorevoli anche Sinistra Progetto Comune, gruppo misto (con Andrea Asciuti) e il capogruppo del M5s Roberto De Blasi. Contrario, il centrodestra e il gruppo Centro. Schierati contro la delibera Codacons, Confedilizia, Apartments Florence insieme a Property Managers Italia che a suo tempo spiegarono di aver dato mandato con “altri 30 esponenti, tra persone fisiche e giuridiche” ai propri legali “di adire un ricorso al Tar contro la mossa antidemocratica del Comune di Firenze”.
Una decisione non inaspettata secondo l’Associazione progetto Firenze, che da anni è attiva sui temi dell’overtourism e delle gentrificazione del tessuto sociale della città: “Bene che il Tar non voglia far strumentalizzare la decisione dalla campagna elettorale” dice Grazia Galli, sottolineando che l’ordinanza del Comune è stato “meglio che non fare nulla”. più amara invece la valutazione riguardo alla possibilità che il TAR dichiari cessato il motivo del contendere dato che l’ordinanza è stata “stralciata” dal POC e quindi potrebbe essere dichiarata “superata” dai giudici amministrativi: in questo caso, dice Galli, sarebbe stata “un’occaisone persa” e la ulteriore dimostrazione della mancanza di coraggio della politica