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FIRENZE – Nel 2022 in Toscana il volume del gioco d’azzardo è aumentato da 2,3 a 4 miliardi di euro rispetto all’anno prima, e le perdite dei giocatori sono lievitate da 690 milioni ad un miliardo. I dati sono quelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ed inquadrano un trend in linea con quello nazionale – la Toscana è 9/a nella classifica per il gioco da postazione fissa – ma molto preoccupante: nella nostra Regione l’aumento è del 53%. Almeno per i soggetti che da anni si battono per arginare un fenomeno dagli altissimi costi economici, e sociali. Ad esempio l’associazione Avviso Pubblico, che oggi organizza a Firenze un incontro dal titolo “La trappola dell’azzardo”. “In Italia si stima che nel 2023 sisno stati giocati 150 miliardi di euro, siamo al primo posto al mondo inrapporto agli stipendi medi” spiega Massimo Masetti, referente gioco d’azzardo per Avviso Pubblico: “Le scommesse on line sportive sono soprattutto diffuso tra i giovani, tra gli anziani più quelli tradizionali come lotto o gratta e vinci”.
Non semplice fare una stima delle ricadute: “La ludopatia è inserita tra i LEA – spiega Masetti – ma i casi di questo tipi sono solo la punta dell’iceberg, perché prima di arrivare al SERD il giocatore tende a indebitarsi, chiedere prestiti, dilapidare patrimoni, ipotecare la casa. La stima è tra i 7 e gli 8 miliardi di costi del SSN e i costi dei Comune in termini di servizi socio-assistenziali. A fronte di una raccolta erariale da parte dello Stato di 11-12 miliardi. E’ una dinamica perversa: gli introiti arrivano allo Stato ma le spese le pagano i Comuni”.