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Uil porta 200 bare in piazza della Signoria contro le morti bianche e per chiedere il reato di omicidio sul lavoro – ASCOLTA

today07/05/2024

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    Emanuele Ronzoni, segreteria UIL nazionale

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    Emma Marrazzo, mamma Luana D’Orazio

FIRENZE – Circa 200 bare, di cartone, sono state posizionate in piazza della Signoria a Firenze, di fronte a Palazzo Vecchio, per commemorare le vittime sul lavoro in Toscana negli ultimi anni e chiedere misure incisive per la sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ l’iniziativa organizzata dalla Uil ‘Zero Morti sul Lavoro’.

Al flash mob in piazza, davanti all’arengario di Palazzo Vecchio, hanno partecipato tra gli altri il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè, il segretario organizzativo Uil nazionale Emanuele Ronzoni, il sindaco di Firenze Dario Nardella e Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, la giovane morta sul lavoro nel 2021. In apertura, una studentessa ha letto i nomi e le storie di alcune vittime sul lavoro, poi ha lasciato spazio agli interventi.

“Di mia figlia mi è stata mandata questa a casa – ha detto Marrazzo mostrando una scarpa indossata dalla figlia il giorno dell’incidente in una ditta di Montemurlo (Prato) – e mia figlia ci è andata intera a lavorare. Mia figlia ha fatto quattro giri in quel rullo e le è volata la scarpa. Io non ci sto all’omicidio colposo e basta, non ci sto”. La mamma di Luana ha quindi appoggiato, come gesto simbolico, la scarpa della figlia su una delle bare situate in piazza della Signoria. Marrazzo ha poi parlato di omicidio sul lavoro: “Io dico al ministro Nordio di pensarci bene, l’omicidio nautico so che è stato approvato ma non è paragonabile” ai numeri delle “morti sul lavoro. Chiedo che si metta una mano sul cuore e provi a pensare un attimo se” in un’azienda senza misure di sicurezza “ci lavorasse un figlio o una figlia. Mia figlia non lo sapeva” che erano stati rimossi i sistema di sicurezza “perché se lo avesse saputo avrebbe detto di no”.  Marrazzo ha ricordato che il 30 aprile scorso ha consegnato al Senato una petizione per introdurre il reato di omicidio sul lavoro e nello stesso giorno è stata anche presentata la proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro del M5s. “Il 30 aprile – ha detto Marrazzo – sono stata accolta dalla vice presidente del Senato Mariolina Castellone e tutti gli altri del M5s che mi appoggeranno. Proprio oggi ci sarà il dibattito sull’omicidio sul lavoro” perché “in alcuni casi è un omicidio” come nel caso “di mia figlia.

Emanuele Ronzoni segretario organizzativo Uil nazionale ha detto: “Abbiamo chiesto al governo di inasprire le pene ma soprattutto di liberare risorse per fare prevenzione, per aumentare gli ispettori, per assumerli. Ci hanno detto che non ci sono le risorse e noi abbiamo replicato che ci sono due miliardi di euro che ogni anno il bilancio dell’Inail non consuma e dovrebbero essere utilizzati per fare prevenzione. Abbiamo chiesto al governo e alla politica di impegnarsi, se non lo faranno noi continueremo con queste manifestazioni e se c’è bisogno cercheremo di innalzare ulteriormente l’asticella perché è inaccettabile che in un Paese civile come il nostro ci siano ancora queste situazioni tragiche”. Sul problema degli appalti e dei subappalti, ha aggiunto, “abbiamo chiesto di intervenire in modo serio. Gran parte degli incidenti avvengono perché il sistema degli appalti e dei subappalti a cascata non permette più il controllo della situazione per cui è una questione che riguarda soprattutto il profitto. Noi ribadiamo che una vita vale più del profitto, ed il profitto non può essere superiore a qualunque vita”. Ieri questo ennesimo incidente avvenuto a Palermo, ha concluso Ronzoni, “ci convince del fatto che siamo sulla strada giusta che abbiamo fatto come organizzazione sindacale, come Uil, di denunciare un’emergenza nazionale, basta. Ancora una volta la gente esce per andare a lavorare e non sa se torna a casa, questa è una cosa inaccettabile, un’emergenza nazionale”.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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