*
TOSCANA / EMPOLI – I siti contaminati dal Keu in Toscana sarebbero più dei 13 finora entrati nella inchiesta della Dda che coinvolge a vario titolo 6 società e 24 persone, tra imprenditori del Cuoio, ditte di smaltimento, tecnici ambientali, politici. E’ quel che è stato riportato – e non smentito – nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione. Non solo. Nei giorni scorsi il Tar ha accolto il ricorso di Chimet e Tca sulla bonifica del sito di Bucine, stabilendo che a pagare non deve essere chi ha inviato il materiale tossico a smaltire, ma le ditte di smaltimento: una decisione che rischia di essere un precedente per una pioggia di ricorsi. La Regione ha annunciato ricorso ma intanto le bonifiche di 10 siti sono al palo.
Tra questi anche quello lungo la SR a Brusciana. “Siamo preoccupati per le bonifiche ma a leggere le carte era immaginabile che il Keu fosse stato tombato anche altrove” dice a Novaradio Samuela Marconcini, dell’Assemblea permanente No Keu: “A noi non interessa dire ‘avevamo ragione’ ma che si faccia qualcosa. Eppure al processo che si è aperto da poco, preoccupa che non si sia costituito parte civile il Ministero dell’Ambiente. Sulla vicenda c’è un silenzio assordante da parte delle iatituzioni”.