Il 25 aprile la Cgil ha iniziato in tutta Italia la raccolta delle firme per 4 quesiti referendari. Quattro domande per ridurre la precarietà e garantire più sicurezza negli appalti. “Proposte che vanno nella direzione di smontare alcune delle leggi che hanno portato a un mondo del lavoro selvaggio – si legge nella presentazione del sindacato – pieno di precarietà e troppo sbilanciato a favore delle imprese”. Le proposte sono già in Gazzetta Ufficiale e devono ora raccogliere 500 mila firme entro l’estate per poi andare al voto la prossima primavera. “L’Obiettivo è quello di ricomporre quel mondo del lavoro che è stato reso più ricattabile, insicuro e precario” ha detto a Novaradio Giancarla Casini della Segreteria della Cgil Firenze.
I quattro quesiti abrogativi vedono al centro la cancellazione del Jobs Act, che “ha precarizzato il lavoro e tolto tutele al lavoratore”, la cancellazione del tetto all’indennizzo per le aziende al di sotto dei 15 dipendenti, la cancellazione dell’abuso del contratto a termine e della deresponsalizzazione delle aziende nel campo degli appalti e in particolare della sicurezza negli appalti, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.
“I temi principali che porteremo in piazza per la Festa dei Lavoratori saranno il lavoro, la giustizia sociale e la pace, – spiega ancora Giancarla Casini – e proprio per il Primo Maggio ci saranno tante occasioni in piazza per firmare per i referendum ma chiunque può farlo anche dal sito www.cgil.it“.