*
CARRARA – Ha preso il via stamani alle 9 la manifestazione-corteo dei lavoratori del marmo proclamata dai sindacati dopo le dichiarazioni di un importante industriale del settore, Alberto Franchi, che in un fuorionda di Report in onda domenica scorsa aveva detto che gli incidenti sul lavoro in cava sono colpa degli “operai deficienti”, scatenando l’immediata reazione, oltre che della politica, di lavoratori e sindacati del settore. Il corteo, promosso da Cgil, Cisl e e Uil, conivolgerà l’intero distretto apuo-versiliese e toccherà proprio la sede della Umberto Franchi Marmi, ditta dell’imprenditore che fattura 73 milioni di euro l’anno.
“Frasi inaccettabili, dal 2000 al 2021 secondo i dati Inail Carrara si sono verificati 1,800 dei 2.280 infortuni totali in cava della Toscana, con 16 morti negli ultimi 10 anni” dice a Novaradio Nicola Del Vecchio, segretario Cgil Massa Carrara, ribadendo anche le dure critiche alle misure del governo, che sulla sicurezza nei cantieri ha confermato le misure sulla “patente a punti” già bocciata da Cgil e Uil: “La vita di un operaio non può essere misurata così”.