FIRENZE – Al via la campagna elettorale di Stefania Saccardi, candidata sindaco a Firenze di Italia Viva. “Agli scontenti della giunta Nardella e dunque a coloro che non vogliono votare la continuità assoluta rappresentata da Sara Funaro – prosegue – c’è un’alternativa senza dover votare il centrodestra, un’alternativa di serietà, esperienza, competenza, di impegno sulle cose concrete. Firenze ha bisogno di un cambio di passo ma senza affidarsi alle promesse di Schmidt, senza lasciarsi abbindolare dal centrodestra, ma ha bisogno però di qualcosa che si occupi seriamente di questa città”. Così presenta sé stessa e la propria candidatura l’attuale vicepresidente regionale: “Io voglio andare al ballottaggio e poi dopo vedremo”.
La formula prescelta per questo inizio di campagna elettorale sono i “Saccafè”, brevi incontri con i “per parlare con i cittadini ma anche raccogliere consigli, segnalazioni” per un programma fatto di “poche cose concrete e non annunci faraonici” ha spiegato Saccardi. Tra i temi, la critica al restyling del Franchi con i fondi Pnrr che secondo Italia Viva dovevano essere impiegati in altro, la gestione dei cantieri della tramvia e del traffico nelle altri parti della città, la critica ai 33 milioni di utili di Alia mentre “ogni giorno registriamo sempre più sporco, rifiuti fuori dai cassonetti”. Presentati oggi anche alcuni nomi di candidati di Italia Viva per il Consiglio Comunale: capolista è Francesco Casini, sindaco uscente di Bagno a Ripoli, assieme alla consigliera comunale uscente Barbara Fellèca: “Partiamo da un nucleo di amministratori, gente che sa come si amministra una città”.
A lanciare la sua candidatura ieri è tornato a Firenze anche il leader nazionale di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha puntato a sottolinearne il carattere di competenza e terzietà rispetto a Funaro e Schmidt: “Stefania Saccardi è una candidata credibile. Trovatemi uno che dica, che sia di destra o di sinistra, che Saccardi non è capace di amministrare”.
Non ha invece sciolto Renzi il nodo della sua candidatura alle europee: “E’ una scelta che non abbiamo ancora fatto e faremo la prossima settimana. Io vedo gli aspetti positivi di una mia candidatura, soprattutto vedo un aspetto personale: sono anni che mi dicono che noi non abbiamo voti. L’idea di mettersi candidato ultimo della lista in tutte e 5 le circoscrizioni mi piacerebbe un monte. Se mi candido, sappiate che ragionevolmente vengo eletto e ragionevolmente vado a Bruxelles”.
