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FIRENZE – “Ci dispiace si parli di veto, la politica non si fa con i veti e le pregiudiziali. Quelli che erano i contenuti del progetto di alternativa al centrosinistra che ha governato Firenze negli ultimi 15 anni li abbiamo esplicitati. Abbiamo idee diverse da quelle del Piano Operativo sia nella versione Del Re che quella ultima di Nardella”. Così Dmitrij Palagi, candidato sindaco per Palazzo Vecchio della sinistra (PRC, PaP e Possibile) , commenta a Novaradio le parole di Cecilia Del Re che, annunciando la sua candidatura a sindaco per Firenze Democratica, ha imputato tra l’altro ai veti di Sinistra Progetto Comune il fallimento del tentativo di costruire una coalizione alternativa. “Abbiamo anche posto un tema di tempi: ci sono comunità che non completano il quadro con forte rischio astensionismo. Il 6 aprile ci è stato del che quel progetto non era abbastanza, non abbiamo capito qual è la proposta alternativa dal punto di vista del programma. Ci è stato chiesto di cambiare il progetto e non è sembrato coerente dire ‘finora abbiamo scherzato”.
Non chiude però Palagi sulla possibilità ancora di trovare una “quadra” con gli altri soggetti coinvolti nella trattativa per la creazione del “campo giusto” proposto da Tomaso Montanari. “Con Firenze Città aperta e l’associazione 11 agosto non abbiamo divergenze. Il nostro progetto è ancora a disposizione, non c’è una condizione in termini di nomi. Disposti a valutare un progetto alternativo ma c’è una questione di tempi: non ci possiamo permettere dopo 15 anni di una proposta di città popolare, plurale, dalla parte della popolazione emarginata. di non presentarsi alle elezioni”.