FIRENZE / PRATO – La lotta paga: potrebbe essere questa la sintesi delle future vicende che hanno visto protagonisti lavoratori di due aziende, la Farma System e la Tintoria KS, diverse per settori di attività, ma accomunate entrambe da situazioni di precariato e sfruttamento, contro cui è stata promossa una mobilitazione forte che ha portato in breve i suoi frutti.
Alla Tintoria KS del Macrolotto 1 di Prato, dopo 36 ore di picchetto senza sosta contro lo sfruttamento selvaggio fatto di turni di lavoro tutti i giorni della settimana 12 ore al giorno, senza nessun diritto riconosciuto dal Contratto, in tarda serata di ieri è arrivato l’accordo su tutti gli obiettivi prefissati: pagamento di tutti gli stipendi mancanti, reintegra per chi era stato licenziato ingiustamente e contratti indeterminati e full time per tutti i lavoratori con turni di 8 ore per cinque giorni. n un’ azienda dove l’intervento dell’ITL non era bastato a ripristinare condizioni lavorative degne, la forza dello sciopero e dell’unione si dimostra ancora una volta l’unico strumento in mano agli operai per riprendersi la dignità, specialmente in un distretto, come quello tessile di prato, dove i diritti minimi sono un’eccezione.
Per i lavoratori in appalto della Farma System, ditta della logistica di via Reginaldo Giuliani a Firenze, dopo aver incrociato le braccia e e presidiato i cancelli del magazzino è arrivata la firma di un accordo che cambierà il loro futuro: nell’appalto non verrà più applicato il contratto Pulizie Multiservizi ma unicamente il CCNL Logistica. Per i lavoratori della CUPRA SRL questo passaggio significherà un aumento di stipendio dai 200 ai 300 euro al mese in base alle mansioni svolte. L’accordo prevede anche il passaggio a tempo indeterminato di due lavoratori con contratto a scadenza. Un elemento su cui abbiamo insistito nella trattativa perché lavoro povero e precarietà sono due facce della stessa medaglia e si possono superare solo insieme.
“Dopo la lunga battaglia ai cancelli di Mondo Convenienza, prosegue il percorso per riportare nella giungla di appalti e subappalti diritti e dignità. E ancora una volta, la lotta paga” dice Luca Toscano, SI Cobas, che ha seguito la vicenda.