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FIRENZE – Firenze e la mobilità ciclabile: un rapporto difficile, sicuramente migliorato negli ultimi 5 anni, ma su cui bisogna di più. Ne è convinta l’associazione Fiab -Firenze Ciclabile, che facendo il punto sulle ultime interlocuzioni con il Comune mette in fila una serie di criticità irrisolte, che però con un piccolo sforzo potrebbero essere superate anche in temi brevi.
Si va dal collegamento diretto tra la ciclabile di viale Belfiore verso via Cassia che attualmente prevede 8 diversi attraversamenti e che potrebbe essere velocizzato realizzando un semaforo che permetta di attraversare la linea tramviaria davanti al “Palazzo del Mazzoni”; o ancora il completamento della ciclabile su lungarno Cellini, la soluzione del nodo del collegamento ciclabile tra piazza San Marco e via Cavour. O ancora, la sperimentazione – discussa, promessa ama ancora irrealizzata – della colorazione in rosso degli attraversamenti ciclabili sulle strade destinate alle auto; o l’annosa questione dei “sensi unici tranne bici” che potrebbe trovare facile applicazione o quella, curiosa, delle zone pedonali a senso unico (sui lungarni ad esempio).
Tutte questioni su cui un dialogo con il Comune è aperto da tempo: “In alcuni casi è stata promessa una soluzione entro la fine della consiliatura, vedremo” spiega Tiziano Carducci, Fiab Firenze Ciclabile: “Firenze è una città che ha fatto molto per la cicalbilità, ma se si risolvessero queste questioni, l’uso della bici potrebbe aumentare anche del 50%”.