FIRENZE – Nel giorno in cui viene dato il primo colpo di piccone dei lavori per la costruzione del ponte tramviario Bellariva-Gavinana per la futura tramvia da Firene e Bagno a Ripoli, proprio i tracciati delle tramvie – quelle in costruzione, quelle finanziate e quelle solo progettate – diventa il fulcro del botta e risposta a distanza tra i candidati di centrodestra e centrosinistra, Eike Schmidt e Sara Funaro.
L’ex direttore degli Uffizi, oggi a Quaracchi per la prima di una programma di “passeggiate” nei “rioni storici” periferici della città, ha incontrato i cittadini, parlando di sicurezza e decoro, ma anche altro: di sorvoli dei velivoli in atterraggio all’aeroporto di Peretola e nuova pista prevista dal masterplan di Toscana Aeroprti, che Schmidt mostra di apprezzare come soluzione ai problemi. E di sistema tramviario, definito “un disastro” che “deve essere revisionato in modo radicale”, rimandando però i dettagli alla presentazione all’incontro di martedì all’ex Tuscany Hall. Critiche anche verso la proposta lanciata nei giorni scorsi dalla sua avversaria, Sara Funaro, di un’isola galleggiante sull’Arno: una proposta ridicola, una spesa inutile, ha detto Schmidt, che nessuno approverebbe mai e che presenta rischi per la sicurezza idraulica.
A stretto giro la risposta della candidata per il centrosinistra Funaro, che riguardo alle critiche sulla tramvia ha osservato: “Non vedo assolutamente niente di nuovo, se fosse stato per la destra, questa città non avrebbe avuto la tramvia: per la destra ovviamente le tramvie sono da fermare, per me sono da rafforzare“. Io, ha spiegato, “sono convinta che questa sia la strada giusta, e che questo renda la città sostenibile, più moderna e più all’avanguardia”, aggiungendo che “se noi andiamo a guardare le linee che sono in costruzione, c’è un investimento di oltre 1,2 miliardi di euro, cifre importantissime: se poi dovessero essere interrotte, non solo si andrebbe a perdere risorse, ma tante di queste sono già state contrattualizzate per cui ci sarebbero anche le penali, oltre a tutta la gente che lavora su questo”. Sull’isola galleggiante, invece, Funaro difende il progetto: “Una proposta che puntava ad aprire un dibattito, vedo che c’è riuscita” minimizzando sul rischio idraulico: “Si tratta di una struttura rimovibile e da collocare solo nei mesi estivi” quando il livello delle acque è basso.