CAMPI BISENZIO – Tre giorni fitti di incontri e dibattiti con scrittori italiani e stranieri con centinaia di persone; migliaia quelle che hanno preso parte alla manifestazione corteo di sabato pomeriggio che dalla fabbrica è arrivato in centro a Campi Bisenzio; uno sforzo organizzativo notevole per un evento che, seppur con mezzi limitati (13 mila euro raccolti tramite crowdfunding) ha avuto una risposta clamorosa – per un festival letterario – in termini di vicinanza, partecipazione e interesse dal pubblico e – benché confinato al piazzale esterno di un edificio produttivo – si è svolto senza alcun problema di ordine pubblico. E’ il bilancio della seconda edizione del Festival di letteratura Working Class, chiusosi ieri, organizzato da Rsu, Collettivo di fabbrica Gkn e Edizione Alegre, con la collaborazione di Arci Firenze e il patrocinio del Comune di Campi.
“Il fatto che un festival letterario, organizzato da operai in cassa integrazione e criminalizzati dall’azienda, abbia un tale successo significa che in questo paese si possa fare di più” commenta Dario Salvetti, del Collettivo di fabbrica. Neppure ieri sono mancate tensioni e polemiche con la proprietà, che ha denunciato l’aggressione di un addetto alla sicurezza: “Un uomo che, senza aver voluto qualificarsi, filmava con un drone il festival e la manifestazione” replicano dal Collettivo di Fabbrica. Nel frattempo nessuna notizia da parte del governo, anzi, con il sottosegretario al lavoro Durigon che segnala la situazione di “illegalità” invocando il non rinnovo della Cassa integrazione: “La Cig non viene concessa da messi, dopo che per due anni è stata data senza alcuna causa: è la dimostrazione delle contraddizioni del governo” osserva Salvetti. Sul tavolo rimane il progetto di reindustrializzazione degli operai e la richiesta di costituzione di un consorzio pubblico: “La proposta di legge la trasmetteremo al Consiglio regionale in questi giorni, vediamo se arriverà una risposta”