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TOSCANA – Licenziata dall’azienda in cui è impiegata pochi giorni dopo aver comunicatola sua decisione di intraprendere il percorso di cambio di sesso. Il caso, avvenuto ad una trans trentenne residente nel pisano, è stato portato all’attenzione dal quotidiano Repubblica. Formalmente il licenziamento è stato motivato da questioni economiche – un calo di produzione aziendale ma non ha convinto la giovane lavoratrice, anche perché poco prima l’impresa aveva assunto nuovo personale, ed ha così deciso di segnalare la vicenda allo sportello anti-discriminazioni Lgbtqia+ “Voice”. Un caso purtroppo tutt’altro che isolato, anche nella supposta civile Toscana: “I trans trovano difficoltà a trovare lavoro o subiscono discriminazioni quando fanno coming out” commenta a Novaradio Vincenti Vallon, vicepresidente Arcigay Firenze: “Spesso viene fatto un mobbing puro e duro per far desistere, dato che è molto difficile provarlo. In alternativa è l’azienda che manda lettere di licenziamento con false scuse”.
Non tutte le imprese sono così: nei casi più positivi si riesce a sottoscrivere un accordo con il datore per il riconoscimento della carriera alias con l’utilizzo del “nome di elezione” nell’anagrafe e nella mail aziendali, o il diritto all’uso di bagni, spogliatoi e simili in base all’identità prescelta. In generale però, ammette Vallon, ancora molto c’è da fare al livello di cultura diffusa: “Sui percorsi di affermazione di genere c’è ancora molto da fare, soprattutto in questo clima politico” e anche a livello di solidarietà tra i colleghi, talvolta manca perché i “lavoratori sono ricattabili”.
Data la mancata approvazione della proposta di legge Zan contro l’omobilesbotransfobia, a tutela dalle prevaricazioni non c’è una legge specifica. In Toscana c’è una legge del 2004 ma è sempre difficile attuarla. “In ogni caso invitiamo a segnalare ogni caso di discriminazione in qualunque ambiente, la nostra associazione è sempre aperta, abbiamo un avvocato di fiducia che prende in carico i casi” conclude Vallo. Per info: arcigayfirenze.it; mail: spazio.trans@arcigay; whatsapp: 353 420.64.07