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Dmitrij Palagi 29032024
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FIRENZE – A poco più di mesi dalle elezioni con cui i fiorentini sceglieranno il nuovo sindaco, tanti ancora i candidati “in pectore” e incerto il quadro delle alleanze. Tra quelli in campo c’è il consigliere comunale uscente Dmitrij Palagi, a gennaio scorso individuato come candidato sindaco per Sinistra Progetto Comune, Rifondazione Comunista , Possibile e Potere al Popolo, che per dare un punto di riferimento sul territorio a sostenitori e simpatizzanti, in queste ore ha aperto la sede del proprio comitato elettorale, in via Toselli 13, nel quartiere di San Jacopino. L’inaugurazione ufficiale è fissata domani alle 18,30. “Ci sembrava giusto – ha spiegato Palagi – che la cittadinanza avesse anche un luogo fisico in cui confrontarsi con noi”
A tenere banco, dal punto di vista politico, rimane la questione della possibile nascita di una coalizione “larga” a sinistra, lanciata dall’Associazione “11 agosto” del professor Tomaso Montanari che anche nelle ultime ore è tornato a invocare una convergenza ampia dal M5s fino alla sinistra.
“Siamo aperti e plurali” e “non abbiamo nessuna preclusione su nomi o alleanze” ha ribadito Palagi, sottolineando però come, “a due mesi dalla elezioni ci vuole totale chiarezza sul progetto e non alimentare troppa confusione che rischia di alimentare l’astensione”. “L’associazione 11 agosto e Firenze Città Aperta sono parte dei nostri mondi – scandisce – e non rinunciamo alla speranza che Sinistra Italiana (ora alleata del Pd e Sara Funaro, ndr) scelga una coalizione coerente con le posizioni espresse in campagna elettorale”, mentre “il M5s è attraversato da discussioni interne nel cui merito non entriamo”. Riguardo il gruppo di Firenze Democratica di Cecilia Del Re, Palagi evidenzia le distanze emerse nella recente discussione sul POC: “Abbiamo delle perplessità sul superamento delle divergenze venute fuori in questi tre giorni in Consiglio Comunale, ma non mettiamo veti sulle persone. Abbiamo apprezzato il coraggio con cui sono usciti dalla maggioranza ma le ragioni non sono le stesse per cui noi abbiamo votato contro. Non si tratta di una singola delibera, ma di una visione generale di città”.
Riguardo l’appuntamento elettorale del 6 giugno, Palagi si mostra ottimista: “Puntiamo ovviamente noi ad essere al ballottaggio, i sondaggi ci dicono che partiamo da una buona base di riconoscimento per superare la doppia cifra”. Se invece al ballottaggio andranno Pd e centrodestra, è escluso ogni accordo con Funaro: “Pensiamo che il Pd non sia un’alternativa al centrodestra e non siamo interessati a governare con il Pd, lo diciamo con chiarezza. Non sarà con un assessorato che ci convinceranno”.