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FIRENZE – Quattro ore di sciopero per l’11 aprile e una grande manifestazione a Roma il 20 aprile sui temi della sanità, della sicurezza, del fisco. E’ la mobilitazione nazionale che Cgil e Uil lanciano da Firenze, dove si è tenuta l’assemblea nazionale Rls Rsu dei due sindacati. Ad annunciarlo al palco fiorentino è stato il segretario generale Pierluigi Bombardieri, che nel suo intervento ha insistito sui temi della precarietà e della sicurezza sui luoghi di lavori – temi entrambi riportati drammaticamente all’attenzione dalla strage dei 5 operai nel cantiere Esselunga di via Mariti – e sulle mancate risposte da parte del governo, ad esempio nella discussione sulla cosiddetta “patente a punti”.
“Quando noi leggiamo sulla sua proposta che la patente a crediti identifica nella perdita di 20 crediti la perdita di una vita umana – ha detto Bombardieri – per noi questo è inaccettabile: la vita umana non vale 20 crediti, crediamo che sia opportuno che ci siano sanzioni, non crediti”. “Se un’impresa che ha un incidente mortale perde 20 punti – ha detto, parlando all’assemblea nazionale Rls-Rsu di Cgil e Uil oggi a Firenze – può lavorare con 15, gliene rimangono 10, e gli fate fare un corso di 5 punti subito, magari dai consulenti del lavoro a pagamento? Non potete chiederci questo”. Bombardieri ha insistito poi sulle richieste del sindacato: introduzione del reato di omicidio sul lavoro, stop alle aziende riconsciute colpevoli, più controlli più ispettori, firma di un patto sul “modello spagnolo” per abolire i contratti a tempo determinato mentre “assistiamo a un continuo percorso nel quale aumentano le possibilità di utilizzare la flessibilità, i precari, gli stage”.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è arrivato ad ipotizzare un referendum abrogativo contro la precarietà del lavoro: “I livelli di precarietà che ha raggiunto questo paese siano sotto gli occhi di tutti, nel 2023 su 7 milioni circa di rapporti di lavoro attivati l’85% riguarda contratti a termine, lavoro a chiamata. Il 90% dei morti sul lavoro avviene in subappalto e sono spesso lavori precari. Superare la precarietà è un punto di fondo, e per fare questo bisogna cambiare le leggi. Le leggi non possiamo cambiarle noi ma il Parlamento, e siccome non le stanno cambiando, anzi, anche questo govenro le ha peggiorate, pensiamo che il sindacato debba utilizzare tutti i mezzi a disposizione, dalla contrattazione alla presentazione di legge ma anche arrivare a un referendum abrogativo”.